La Pietà di Tiziano Vecellio
In questi giorni dove il tema principale è il maledetto virus, non posso fare a meno di postare uno dei più grandi capolavori della storia dell’arte: la Pietà dipinta da Tiziano Vecellio oggi nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Dipinta a partire dal 1575, l’anno dopo fu trasformata da
La Maddalena penitente di Donatello
Ci si chiede spesso: Che cos’è la bellezza? Io non lo so, ma posso dire con assoluta certezza che tra le opere più belle della Storia dell’Arte metto la Maddalena penitente di Donatello, il massimo scultore del Quattrocento. Qui la bellezza sta nel modo in cui Donatello riesce a far palpitare
Gertrude Stein e Picasso
Il mondo dell’arte è fatto anche di persone che danno fiducia agli artisti, magari comprando le loro opere quando nessuno le vuole. A Parigi, all’inizio del Novecento, una di queste abitava in rue de Fleurus 27. L’indirizzo era noto a poeti e pittori, letterati, artisti squattrinati, collezio
Su Claude Monet
Per ricordare Claude Monet, che moriva il 5 dicembre 1926, vi propongo un frammento di testo estratto dal mio spettacolo teatrale “L’arte è una caramella”. Il critico Louis Leroy lavorava per una rivista satirica che si chiamava Le Charivari. Nel 1874, dopo aver visto il dipinto
Ricordando Pierre-Auguste Renoir
Oggi, 99 anni fa, moriva Auguste Renoir, uno dei padri dell’Impressionismo. Mi viene in mente una storiella, roba da collezionisti, niente a che vedere con la vita del grande pittore. La storia è questa: all’inizio del Novecento ci sono due collezionisti americani che comprano arte europea, pa
Parliamo di Banksy
Allora, visto che se ne parla, e visto che qualcuno ha chiesto il mio parere, scrivo due righe sul caso Banksy. Ogni epoca, diceva Amedeo Modigliani, ha l’artista che si merita. E noi, oggi, ci meritiamo Banksy. Chi è costui? Nessuno lo sa. E allora perché ce lo meritiamo? Perché nell’era di
#CR7: Cristiano Ronaldo come Michelangelo
Premesso che io sto al calcio come Di Maio alla politica (dai, è una battuta…), devo ammettere di essere molto attratto da Cristiano Ronaldo. Pur non interessandomi di calcio sono attratto da lui, come dai fuoriclasse in generale. Un paio d’anni fa, mentre scrivevo il mio spettacolo su Michel
America
Non so voi, ma io, ogni volta che seguo la corsa per candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti d’America, mi faccio una domanda: chi sono tutte quelle persone che dall’Ohio al Nebraska, dal New Mexico al Minnesota, sventolano bandierine a stelle e strisce di fronte al futuro Presidente? Che
Olafur Eliasson
La domenica, per esempio. La domenica quando piove e al cinema non danno niente. Sei lì sdraiato sul divano con il telefono in mano e il portatile sulle ginocchia (la storia che vi sto raccontando risale al 2003: allora si usavano i computer portatili e il telefono cellulare. L’iPhone non esist
Frida Kahlo
Frida Kahlo aveva 18 anni quando l’autobus su cui viaggiava si schiantò contro un muro. Frida si spezzò la colonna vertebrale in tre punti nella regione lombare, si frantumò il collo del femore e le costole, riportò 11 fratture nella gamba sinistra e il corrimano dell’autobus le entrò n
E adesso il più grande di tutti: Tiziano Vecellio
E adesso il più grande di tutti: Tiziano Vecellio. Il Tiziano che ho in mente è quello delle “poesie”, vale a dire quei dipinti dell’ultimo periodo, diciamo tra il 1559 (Deposizione del Prado) e il 1576 (anno della sua morte). Sono anni in cui la pittura abbandona l’uniforme imposta dal co
E adesso parliamo di Rembrandt
E adesso parliamo di Rembrandt. Anche se non dovrei, perché Rembrandt è invernale, mentre ora siamo di primavera. Ma siccome mentre scrivo piove, lo posso fare. Ci sono canzoni invernali e musiche invernali, testi e melodie che sanno di neve, giorni freddi che si sta meglio in casa perché fuori p
Raffaello è il contrario di Caravaggio
Raffaello è il contrario di Caravaggio. E forse per questo va meno di moda. Perché gli artisti sono come i vestiti, oggi va quello, domani va quell’altro. In questo periodo, l’ho già detto, va molto Caravaggio, forse per via del suo caratteraccio, forse per le immagini che sembrano fotografie
Il bue squartato di Rembrandt pone una domanda
Il bue squartato di Rembrandt pone una domanda: che cosa fa di un quadro un grande quadro? Di certo non il soggetto dipinto, che da solo non basta. Il bue squartato – o una Madonna col Bambino – non sono sufficienti a fare di un dipinto un’opera d’arte. La pittura, parafrasando Pasca
Trump VS Cattelan
La notizia mi fa molto ridere. Soprattutto per via dei personaggi. Il primo si chiama Trump, Donald Trump, e nella vita fa il Presidente degli Stati Uniti d’America; il secondo è la curatrice del Guggenheim e di nome fa Nancy, Nancy Spector. Il primo le chiede un Van Gogh per la Casa Bianca; la s
Sandro Penna
Dicevano fosse pederasta. Dicevano andasse a letto con i bambini. Ma lui, in verità, nel letto ci stava tutto il giorno, però da solo. E i bambini li raccontava perché di loro amava l’innocenza, l’aver tutta la vita davanti. Nei suoi versi limpidi e puri come acqua di sorgente, freschi, legge
Valentino Vago. Prima venivano gli occhi
Prima venivano gli occhi. E poi tutto il resto. Gli occhi. Azzurri e limpidi, occhi puliti come il mare quando è pulito. Il mare… Ci andavi d’estate al mare e rimanevi sulla spiaggia il giorno intero. E lo guardavi, il mare. Come a cercare qualcosa oltre il confine tra lui e cielo, stavi sulla
L’arte e l’emozione. Perché ci serve un cuore intelligente
Tempo fa mi capitò di presentare la mostra di un mio amico. Una cosa informale in un contesto informale, certo, però con un pubblico formale. Perché nel momento in cui ti metti su una pedana a due metri di distanza dalla gente, di fronte a te non hai più delle persone che ti guardano: hai [&hell
Perché Caravaggio piace a tutti
La verità? Io, la mostra di Caravaggio, non l’ho vista. Ci sono andato, a Milano, cinque volte, ma la fila, ogni volta, era sempre più lunga. La voglia di mettermi lì e aspettare c’era, mancava il tempo. Così l’ultima volta, la quinta, mi sono piazzato all’uscita di Palazzo Reale e ho in
Belli e dannati / Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli
Belli e dannati. Frequentano Moravia e Pasolini, Sandro Penna e Ungaretti, l’aristocrazia romana e gli spacciatori, i malavitosi, crescono in una Roma felliniana che odora ancora di Caravaggio, la Roma dei vicoli che sbucano sulla fontana di Trevi mentre Anita Ekberg fa il bagno e Marcello Mastroa
La solitudine dello smartphone
Io pranzo e ceno da solo. Almeno per una buona parte della settimana. Mi siedo al tavolo, ordino qualcosa e poi leggo: libri riviste, saggi, giornali, fa lo stesso. Ho sempre qualcosa con me. Quando arriva il piatto interrompo e non appena finisco di mangiare ricomincio. Fulvio lo chef sa cosa cucin
Cosa significa portare Michelangelo al Teatro Goldoni di Venezia
Mercoledì sera sono al Teatro Goldoni di Venezia. E non come spettatore. Mi spiego. Per uno che ha passato qualche anno della sua vita in laguna, Goldoni non è solo quello della Locandiera e di tutte le belle cose che ci hanno raccontato a scuola. Goldoni è molto di più. Goldoni è Venezia. Più
Le idee fisse dei complottisti
Tra i vari fenomeni che incontriamo navigando nel web ce n’è uno che merita la nostra attenzione: il ramo verde. Avete presente? Il ramo verde è quello che se lo inarchi, se provi a dargli un’altra forma, se ne torna alla sua posizione iniziale. Il ramo secco si spezza. Quello verde ritorna. I
Il bravo pittore è stakanovista
Dunque quel giorno avevo appena finito di parlare del Futurismo. Appoggiavo il microfono, spegnevo il computer e salutavo tutta quella gente venuta ad ascoltarmi. Si avvicina un po distinto e mi chiede esattamente questo: “Senta, un pittore che dagli anni ‘80 a oggi ha dipinto 3600 quadri, è un
Vedi Picasso e poi fuori
Sono stato a Parigi per rivedere il Musée Picasso, riaperto il 25 ottobre 2014 dopo cinque anni e cinquanta milioni di euro di ristrutturazione. Eccomi quindi nel cuore del Marais, in coda nel cortile del Palazzo del Sale ad aspettare il mio turno per entrare. Il Palazzo che ospita la collezione si
L’insostenibile bellezza dell’arte antica
Di fronte ai capolavori di Tintoretto nella Scuola Grande di San Rocco e subito dopo davanti all’Assunta di Tiziano nella Chiesa dei Frari, un’amica mi dice: “L’arte antica era più bella di quella di oggi”. E io che avrei voluto mostrarle anche il trittico di Giovanni Bellini rinuncio per
Jaco Pastorius
L’11 settembre 1987 Jaco era ubriaco. Soffriva di crisi depressive e si ubriacava spesso. Fa casino in un locale e il buttafuori lo carica di botte. Dieci giorni dopo muore. Aveva 35 anni. No, me lo ricordo benissimo, quel giorno non ho detto la solita frase che si dice quando muore un musicis
L’Arte Contemporanea è difficile come il mese di Agosto
Agosto non lo capisco. Il mio rapporto con questo mese è pari a quello che molta gente ha con l’arte contemporanea. Ci vogliono criteri diversi per capire agosto e criteri diversi per capire l’arte contemporanea. Per esempio: se esco di casa il 10 agosto e voglio fotocopiare due fogli, quello c
Cambogia e Laos. Impressioni di Settembre
La Cambogia è una cartolina che il mondo si è dimenticato di spedire. Durante la guerra del Vietnam, gli Americani, hanno sganciato sul Paese un numero di bombe superiore a tutti gli ordigni lanciati complessivamente durante la seconda guerra mondiale e, subito dopo, i Khmer Rossi, tra il 1975 e i
Ma l’artista non va a tassametro
Mi chiedono: “Quanto avrà impiegato per farlo?”, come se l’arte fosse una questione di tempo. “Un’ora e dieci” rispondo a caso guardando l’opera in questione che, quasi sempre, appare come una cosa da niente. Non è importante che si tratti di Fontana o Capogrossi, la domanda denota
Caro artista, sbrigati a morire
C’è questa cosa qui del pittore che dopo la morte costerà di più che mi perseguita da anni. Da quando lavoravo in una galleria e avevo circa 26 anni. La gente entrava, si guardava intorno e poi, davanti al quadro scelto, scattava la domanda: “Quanti anni ha l’artista?”. Risposta mia: “4
L’arte non è un gioco da ragazzi
“È più facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio”. Pare sia una frase di Albert Einstein, anche se non so esattamente a quale pregiudizio facesse riferimento. La riporto solo per dire che nel mondo dell’arte contemporanea, di pregiudizi, ce ne sono abbastanza. Ma su tutti, uno, que
Damien Hirst, fammi sognare
Da che mondo è mondo, il mondo, parte sempre dalle leggende. E io, se fossi uno degli artisti più ricchi al mondo, m’inventerei una geografia partendo da quella che già esiste, ma aggiungendo nomi che neanche Borges quand’era in forma. Poi il mare. Il mare terra di nessuno. E un veliero, di q
Rubens, il bolide col pennello
Quando penso a Rubens mi viene in mente un bolide sportivo. Provo a spiegarmi. Il motore dell’arte si chiama linguaggio e il linguaggio si esprime attraverso una tecnica che, nel caso di Rubens, era la pittura. Nel 1600, se volevi gareggiare ad al livelli, un giretto in Italia te lo dovevi fare. E
Joseph Beuys 30 anni dopo
Se c’è un artista che meglio di qualsiasi altro ha rappresentato l’estremo tentativo di ricollocare l’arte al centro della società, quello è stato Joseph Beuys. Nato a Krefeld nel 1921, ma cresciuto a Kleve – una delle zone con più alta concentrazione demografica d’Europa, zona di
Ciao, Romano Trevisani
Ieri è mancato un chitarrista di nome Romano Trevisani. Se non siete cresciuti negli anni Ottanta e se non eravate malati di chitarra come lo ero io, molto probabilmente, il suo nome, non vi dirà niente. Lo vidi a Milano nel 1983, in tour con Eugenio Finardi, e rimasi colpito dal modo sanguig
Jean Michel Basquiat
Su di lui hanno detto di tutto, a cominciare dal definirlo come il Picasso nero. Hanno scritto che era il James Dean dell’arte che come definizione è peggio dell’altra, ma morire giovani e dannati si sa, è un topos che funziona troppo bene; infine lo hanno paragonato a Hendrix, Jimi Hendrix, f
Maurizio Cattelan
Maurizio Cattelan mi piace molto. Intendo il suo lavoro, lui non lo conosco. So che è nato a Padova nel 1960, che è entrato nel mondo dell’arte negli anni Ottanta e che nel 1993, invitato alla Biennale di Venezia, “espone” Lavorare è un brutto mestiere vendendo a un’agenzia pubblicitaria
Hirst alla Tate di Londra
Londra, Tate Modern, ore 12,30 in un sabato di maggio. Cerco spazio tra la folla che circonda la grande teca trasparente: lo squalo è lì dentro che galleggia nella formaldeide azzurro-verde. Immenso, statuario, di un’eleganza che mi riporta a qualcosa di antico, forse lo Zeus di capo Artemisio.
La cacciata di Eliodoro di Raffaello
La Cacciata di Eliodoro è un affresco eseguito da Raffaello Sanzio nelle Stanze Vaticane. A commissionarlo fu Giulio II, il papa che la storia ci ha consegnato come “papa guerriero”. Lo era davvero, un guerriero. Cavalcava a capo dell’esercito papale per andare a riprendersi quelle città che
Giornata Mondiale della Poesia. Scelgo Blaise Cendrars
Oggi è la giornata mondiale della poesia. La domanda è questa: qual è la vostra poesia preferita? La mia la trovate qui sotto. L’ha scritta Blaise Cendrars. È molto distante da quell’idea di poesia che spesso abbiamo in mente. In realtà lo è eccome, perché la poesia è vita che scorre. &#
Jannis
Jannis barca a vela senza ritorno, Jannis pittore che scrivi con l’inchiostro sul pavimento, macchia nera circondata da sedie che formano un cerchio, in alto, lanterne rischiarano il ritorno, in alto, sull’albero maestro, hai il cappotto aperto e la prua rivolta a occidente. La malinconia è una