Olafur Eliasson
La domenica, per esempio. La domenica quando piove e al cinema non danno niente. Sei lì sdraiato sul divano con il telefono in mano e il portatile sulle ginocchia (la storia che vi sto raccontando risale al 2003: allora si usavano i computer portatili e il telefono cellulare. L’iPhone non esist
Joseph Beuys
Dopo Andy Warhol, vi parlo di Joseph Beuys. Due artisti che dicono la stessa cosa, nello stesso periodo, ma in maniera del tutto diversa. Beuys, tedesco, al contrario di Warhol crede fortemente nell’arte.
Andy Warhol
Andy Warhol è l’esatto contrario di Leonardo Da Vinci. Leonardo ha il monopolio dell’immagine, rende eterna con la sua pittura Monna Lisa, che era una sconosciuta. Andy Warhol, al contrario, si fa rendere eterno dal volto più famoso di quel momento: Marilyn.
Frida Kahlo
Frida Kahlo aveva 18 anni quando l’autobus su cui viaggiava si schiantò contro un muro. Frida si spezzò la colonna vertebrale in tre punti nella regione lombare, si frantumò il collo del femore e le costole, riportò 11 fratture nella gamba sinistra e il corrimano dell’autobus le entrò n
E adesso il più grande di tutti: Tiziano Vecellio
E adesso il più grande di tutti: Tiziano Vecellio. Il Tiziano che ho in mente è quello delle “poesie”, vale a dire quei dipinti dell’ultimo periodo, diciamo tra il 1559 (Deposizione del Prado) e il 1576 (anno della sua morte). Sono anni in cui la pittura abbandona l’uniforme imposta dal co
Nouveau Réalisme
Il Nouveau Réalisme è movimento nato negli anni ’60 in Francia: è in pratica la Pop Art francese. Tra gli artisti protagonisti del “nuovo realismo”, ci sono César, che utilizza le lamiere, Arman, che accumula gli oggetti, Spoerri, con i suoi avanzi di pranzi e cene.
E adesso parliamo di Rembrandt
E adesso parliamo di Rembrandt. Anche se non dovrei, perché Rembrandt è invernale, mentre ora siamo di primavera. Ma siccome mentre scrivo piove, lo posso fare. Ci sono canzoni invernali e musiche invernali, testi e melodie che sanno di neve, giorni freddi che si sta meglio in casa perché fuori p
La Pop Art
Pop Art, ovvero Popular Art. Il movimento nasce negli anni ’60. Si pensa sia un fenomeno americano, anche se in realtà nasce in Inghilterra con Richard Hamilton, che nelle sue opere inserisce elementi presi dal quotidianità. Come la Zuppa Campbell di Andy Warhol. Come i fumetti di Roy Lichte
Jackson Pollock
Jackson Pollock è considerato uno dei principali esponenti dell’Espressionismo astratto. Ha creato un linguaggio unico, in grado di influenzare generazioni di artisti: il “dripping”. Pollock entra fisicamente nel quadro, facendo gocciolare la pittura dal pennello, sulla tela stacc
Raffaello è il contrario di Caravaggio
Raffaello è il contrario di Caravaggio. E forse per questo va meno di moda. Perché gli artisti sono come i vestiti, oggi va quello, domani va quell’altro. In questo periodo, l’ho già detto, va molto Caravaggio, forse per via del suo caratteraccio, forse per le immagini che sembrano fotografie
L’Espressionismo
Dipingere ciò che si sente: ecco cos’è l’Espressionismo. Il movimento nasce ufficialmente in Germania, a Dresda, nel 1906 e si sviluppa in tre momenti principali. Ve ne parlo nel video.
Il bue squartato di Rembrandt pone una domanda
Il bue squartato di Rembrandt pone una domanda: che cosa fa di un quadro un grande quadro? Di certo non il soggetto dipinto, che da solo non basta. Il bue squartato – o una Madonna col Bambino – non sono sufficienti a fare di un dipinto un’opera d’arte. La pittura, parafrasando Pasca
Il Quadrato nero di Malevič
Il “Quadrato nero” di Kazimir Malevič è un’opera capitale, che l’artista realizza nel 1915. Un periodo storico in cui la pittura è già diventata astratta. Il nero di Malevič è intriso di spiritualità e contiene tutta la storia dell’arte. Il perché ve lo spiego i
Trump VS Cattelan
La notizia mi fa molto ridere. Soprattutto per via dei personaggi. Il primo si chiama Trump, Donald Trump, e nella vita fa il Presidente degli Stati Uniti d’America; il secondo è la curatrice del Guggenheim e di nome fa Nancy, Nancy Spector. Il primo le chiede un Van Gogh per la Casa Bianca; la s
Sandro Penna
Dicevano fosse pederasta. Dicevano andasse a letto con i bambini. Ma lui, in verità, nel letto ci stava tutto il giorno, però da solo. E i bambini li raccontava perché di loro amava l’innocenza, l’aver tutta la vita davanti. Nei suoi versi limpidi e puri come acqua di sorgente, freschi, legge
Valentino Vago. Prima venivano gli occhi
Prima venivano gli occhi. E poi tutto il resto. Gli occhi. Azzurri e limpidi, occhi puliti come il mare quando è pulito. Il mare… Ci andavi d’estate al mare e rimanevi sulla spiaggia il giorno intero. E lo guardavi, il mare. Come a cercare qualcosa oltre il confine tra lui e cielo, stavi sulla
L’arte e l’emozione. Perché ci serve un cuore intelligente
Tempo fa mi capitò di presentare la mostra di un mio amico. Una cosa informale in un contesto informale, certo, però con un pubblico formale. Perché nel momento in cui ti metti su una pedana a due metri di distanza dalla gente, di fronte a te non hai più delle persone che ti guardano: hai [&hell
Perché Caravaggio piace a tutti
La verità? Io, la mostra di Caravaggio, non l’ho vista. Ci sono andato, a Milano, cinque volte, ma la fila, ogni volta, era sempre più lunga. La voglia di mettermi lì e aspettare c’era, mancava il tempo. Così l’ultima volta, la quinta, mi sono piazzato all’uscita di Palazzo Reale e ho in
Belli e dannati / Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli
Belli e dannati. Frequentano Moravia e Pasolini, Sandro Penna e Ungaretti, l’aristocrazia romana e gli spacciatori, i malavitosi, crescono in una Roma felliniana che odora ancora di Caravaggio, la Roma dei vicoli che sbucano sulla fontana di Trevi mentre Anita Ekberg fa il bagno e Marcello Mastroa
La solitudine dello smartphone
Io pranzo e ceno da solo. Almeno per una buona parte della settimana. Mi siedo al tavolo, ordino qualcosa e poi leggo: libri riviste, saggi, giornali, fa lo stesso. Ho sempre qualcosa con me. Quando arriva il piatto interrompo e non appena finisco di mangiare ricomincio. Fulvio lo chef sa cosa cucin
Cosa significa portare Michelangelo al Teatro Goldoni di Venezia
Mercoledì sera sono al Teatro Goldoni di Venezia. E non come spettatore. Mi spiego. Per uno che ha passato qualche anno della sua vita in laguna, Goldoni non è solo quello della Locandiera e di tutte le belle cose che ci hanno raccontato a scuola. Goldoni è molto di più. Goldoni è Venezia. Più
Le idee fisse dei complottisti
Tra i vari fenomeni che incontriamo navigando nel web ce n’è uno che merita la nostra attenzione: il ramo verde. Avete presente? Il ramo verde è quello che se lo inarchi, se provi a dargli un’altra forma, se ne torna alla sua posizione iniziale. Il ramo secco si spezza. Quello verde ritorna. I
Il bravo pittore è stakanovista
Dunque quel giorno avevo appena finito di parlare del Futurismo. Appoggiavo il microfono, spegnevo il computer e salutavo tutta quella gente venuta ad ascoltarmi. Si avvicina un po distinto e mi chiede esattamente questo: “Senta, un pittore che dagli anni ‘80 a oggi ha dipinto 3600 quadri, è un
Vedi Picasso e poi fuori
Sono stato a Parigi per rivedere il Musée Picasso, riaperto il 25 ottobre 2014 dopo cinque anni e cinquanta milioni di euro di ristrutturazione. Eccomi quindi nel cuore del Marais, in coda nel cortile del Palazzo del Sale ad aspettare il mio turno per entrare. Il Palazzo che ospita la collezione si
L’insostenibile bellezza dell’arte antica
Di fronte ai capolavori di Tintoretto nella Scuola Grande di San Rocco e subito dopo davanti all’Assunta di Tiziano nella Chiesa dei Frari, un’amica mi dice: “L’arte antica era più bella di quella di oggi”. E io che avrei voluto mostrarle anche il trittico di Giovanni Bellini rinuncio per
Marcel Duchamp
Dalla rappresentazione alla presentazione: ecco come cambia l’arte con Marcel Duchamp. Rende “inutile” una cosa “utile”, prende un oggetto e ce lo fa vedere per quello che è, ma inserendolo nel mondo nell’arte. Perché un orinatoio non può essere considerato un&
Jaco Pastorius
L’11 settembre 1987 Jaco era ubriaco. Soffriva di crisi depressive e si ubriacava spesso. Fa casino in un locale e il buttafuori lo carica di botte. Dieci giorni dopo muore. Aveva 35 anni. No, me lo ricordo benissimo, quel giorno non ho detto la solita frase che si dice quando muore un musicis
Pier Vittorio Tondelli
Uno degli scrittori che ho amato molto è Pier Vittorio Tondelli. Il suo esordio risale al 1980 con “Altri libertini”, di cui vi leggo un “episodio”. Ma vi parlo anche di un altro romanzo, Rimini. Buona visione!
L’Arte Contemporanea è difficile come il mese di Agosto
Agosto non lo capisco. Il mio rapporto con questo mese è pari a quello che molta gente ha con l’arte contemporanea. Ci vogliono criteri diversi per capire agosto e criteri diversi per capire l’arte contemporanea. Per esempio: se esco di casa il 10 agosto e voglio fotocopiare due fogli, quello c
Cambogia e Laos. Impressioni di Settembre
La Cambogia è una cartolina che il mondo si è dimenticato di spedire. Durante la guerra del Vietnam, gli Americani, hanno sganciato sul Paese un numero di bombe superiore a tutti gli ordigni lanciati complessivamente durante la seconda guerra mondiale e, subito dopo, i Khmer Rossi, tra il 1975 e i
Ma l’artista non va a tassametro
Mi chiedono: “Quanto avrà impiegato per farlo?”, come se l’arte fosse una questione di tempo. “Un’ora e dieci” rispondo a caso guardando l’opera in questione che, quasi sempre, appare come una cosa da niente. Non è importante che si tratti di Fontana o Capogrossi, la domanda denota
Caro artista, sbrigati a morire
C’è questa cosa qui del pittore che dopo la morte costerà di più che mi perseguita da anni. Da quando lavoravo in una galleria e avevo circa 26 anni. La gente entrava, si guardava intorno e poi, davanti al quadro scelto, scattava la domanda: “Quanti anni ha l’artista?”. Risposta mia: “4
L’arte antica è più difficile di quella contemporanea
“L’arte contemporanea è difficile da capire, quella antica è più facile”: un’espressione che mi vede contrario. Perché? Prendiamo ad esempio un quadro di “Arte antica”, la “Venere di Urbino” di Tiziano, e andiamo oltre alla “bellezza”.
Manet e il mondo nuovo
Manet supera un confine, un limite. Infrange le regole. Come? Basta guardare il dipinto “Colazione sull’erba” oppure “Olympia”. Ne parlo in questa sesta video-lezione sulla Storia dell’Arte.
L’arte non è un gioco da ragazzi
“È più facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio”. Pare sia una frase di Albert Einstein, anche se non so esattamente a quale pregiudizio facesse riferimento. La riporto solo per dire che nel mondo dell’arte contemporanea, di pregiudizi, ce ne sono abbastanza. Ma su tutti, uno, que
La Committenza
Quinta puntata di “Storia dell’Arte in Autostrada”. In questa video-lezione vi parlo della Committenza. Avete mai riflettuto sul fatto che dietro ogni grande opera d’arte c’è una grande committenza?
Da Masaccio al tatuaggio
Il quarto appuntamento con le video-lezioni d’arte è dedicato al corpo: da Masaccio al tatuaggio, passando da Michelangelo Buonarroti a Guido Reni, fino a Luigi Ontani, Marina Abramović e Gina Pane.
Picasso
Terzo appuntamento con le video-lezioni sull’arte. Parliamo di Pablo Picasso, partendo dal quadro “Les Demoiselles d’Avignon”, con il quale Picasso introduce tanti punti di vista, introduce il tempo, il movimento.
Damien Hirst, fammi sognare
Da che mondo è mondo, il mondo, parte sempre dalle leggende. E io, se fossi uno degli artisti più ricchi al mondo, m’inventerei una geografia partendo da quella che già esiste, ma aggiungendo nomi che neanche Borges quand’era in forma. Poi il mare. Il mare terra di nessuno. E un veliero, di q
Lo Spazio. Parte Seconda
La Trinità di Masaccio, l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, il Trionfo della Divina Provvidenza di Pietro da Cortona e, infine, Lucio Fontana. Oggi parliamo di prospettiva in questo secondo appuntamento con Storia dell’Arte in Autostrada. Buona visione!
Lo Spazio. Parte Prima
Il primo argomento che voglio trattare in questo primo appuntamento con Storia dell’Arte in Autostrada è lo Spazio. Ma anche il corpo.