fbpx

Carlo Vanoni | Official Website

#CR7: Cristiano Ronaldo come Michelangelo

Premesso che io sto al calcio come Di Maio alla politica (dai, è una battuta…), devo ammettere di essere molto attratto da Cristiano Ronaldo. 

Pur non interessandomi di calcio sono attratto da lui, come dai fuoriclasse in generale.

Un paio d’anni fa, mentre scrivevo il mio spettacolo su Michelangelo, avevo avuto l’idea di raccontare il grande artista trasformandolo in un pugile. 

E questo per due motivi. 

Il primo: Michelangelo ha combattuto tutta la vita contro il marmo, contro il potere e soprattutto contro sé stesso, in un corpo a corpo estenuante esattamente come un pugile da campionato del mondo.

Il secondo, che è quello di cui mi interessa parlare adesso: per spiegare chi veramente fosse Michelangelo, io sono stato obbligato a paragonarlo a uno sportivo, perché sono gli sportivi, e non di certo gli scultori e i pittori, le star del momento.

E visto il caso Cristiano Ronaldo devo ammettere che ho avuto ragione.

Per fare degli esempi: quando Michelangelo si trasferisce da Firenze a Torino, solo per le spese di viaggio, chiede 100 ducati, una cifra enorme per quei tempi. Quando stipula contratti con i papi lo fa come neppure il procuratore di Ronaldo, specificando acconto, rate e conguaglio. 

Michelangelo, ma anche Raffaello, sono le due star del momento che si contendono papi e personaggi benestanti disposti a pagare qualsiasi cifra pur di averli.

Come Cristiano Ronaldo.

Che pare costi quanto il Salvator Mundi di Leonardo.

Voi direte: che cosa rimarrà del calciatore portoghese tra 500 anni? 

E chi potrà mai dirlo?

Forse non non rimarrà niente e sparirà anche il calcio.

Forse, tra 500 anni, rimarranno solo le nuvole…

E la gente vivrà non più sotto, ma sopra le nuvole, e sarà bellissimo guardare le nuvole dall’alto del cielo e sentirsi raccontare che là sotto, in un’epoca lontana, la gente parlava a un pupazzo di nome Gabibbo confondendolo con il Giudice per le Indagini Preliminari, votava Di Maio (sto scherzando!) e un calciatore guadagnava 30 milioni di euro all’anno.

Come Michelangelo.

“Michelangelo chi?” si chiederanno tra 500 anni?

Quello che segnava la storia dell’arte.

Come Cristiano Ronaldo? 

Sì, segnavano entrambi.

 

X