Trump VS Cattelan
La notizia mi fa molto ridere. Soprattutto per via dei personaggi. Il primo si chiama Trump, Donald Trump, e nella vita fa il Presidente degli Stati Uniti d’America; il secondo è la curatrice del Guggenheim e di nome fa Nancy, Nancy Spector. Il primo le chiede un Van Gogh per la Casa Bianca; la s
Sandro Penna
Dicevano fosse pederasta. Dicevano andasse a letto con i bambini. Ma lui, in verità, nel letto ci stava tutto il giorno, però da solo. E i bambini li raccontava perché di loro amava l’innocenza, l’aver tutta la vita davanti. Nei suoi versi limpidi e puri come acqua di sorgente, freschi, legge
Valentino Vago. Prima venivano gli occhi
Prima venivano gli occhi. E poi tutto il resto. Gli occhi. Azzurri e limpidi, occhi puliti come il mare quando è pulito. Il mare… Ci andavi d’estate al mare e rimanevi sulla spiaggia il giorno intero. E lo guardavi, il mare. Come a cercare qualcosa oltre il confine tra lui e cielo, stavi sulla
L’arte e l’emozione. Perché ci serve un cuore intelligente
Tempo fa mi capitò di presentare la mostra di un mio amico. Una cosa informale in un contesto informale, certo, però con un pubblico formale. Perché nel momento in cui ti metti su una pedana a due metri di distanza dalla gente, di fronte a te non hai più delle persone che ti guardano: hai [&hell
Perché Caravaggio piace a tutti
La verità? Io, la mostra di Caravaggio, non l’ho vista. Ci sono andato, a Milano, cinque volte, ma la fila, ogni volta, era sempre più lunga. La voglia di mettermi lì e aspettare c’era, mancava il tempo. Così l’ultima volta, la quinta, mi sono piazzato all’uscita di Palazzo Reale e ho in
Belli e dannati / Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli
Belli e dannati. Frequentano Moravia e Pasolini, Sandro Penna e Ungaretti, l’aristocrazia romana e gli spacciatori, i malavitosi, crescono in una Roma felliniana che odora ancora di Caravaggio, la Roma dei vicoli che sbucano sulla fontana di Trevi mentre Anita Ekberg fa il bagno e Marcello Mastroa
La solitudine dello smartphone
Io pranzo e ceno da solo. Almeno per una buona parte della settimana. Mi siedo al tavolo, ordino qualcosa e poi leggo: libri riviste, saggi, giornali, fa lo stesso. Ho sempre qualcosa con me. Quando arriva il piatto interrompo e non appena finisco di mangiare ricomincio. Fulvio lo chef sa cosa cucin